Dottoressa psicologa a Padova:
Irene Gambina

Conosciamoci

Pratico la professione di psicologa e pscicoterapeuta nel mio studio a Padova


Sono Irene Gambina e svolgo nel mio studio privato a Padova, l’attività di psicologa e psicoterapeuta ad orientamento junghiano. Un po’ di pazienza, fra poco ti spiegherò concretamente cosa significa. Prima vorrei raccontarti qualcosa di me.

Non è affatto banale dirlo ma ho capito molto presto che avrei intrapreso questa strada. Ho avuto la fortuna di venire a contatto con la psicoanalisi da piccola. Era un argomento di cui si parlava molto in famiglia, in quanto i miei genitori ritenevano che il percorso psicoanalitico fosse di grande aiuto per le persone. Mi ricordo ancora il bagliore che scorgevo nei loro occhi quando mi parlavano di questo mondo affascinante. Si può dire che sia cresciuta a “pane e inconscio”.

L’incontro con l’inconscio mi ha dato fin da subito l’idea di qualcosa che mi appartenesse. Mi affascinava più di tutto il fatto di vederlo come una sorta di porta d’accesso verso un altrove, verso un vivere più profondo e autentico, se vogliamo, umano.

Durante i miei studi liceali il mio professore di filosofia, pedagogia e sociologia, quando ha saputo che volevo iscrivermi a psicologia mi disse: “Io te e Galileo”. Mai parole furono più profetiche: ho discusso la mia tesi di laurea nell’Aula Magna di Galileo dell’Università di Padova.


Cosa significa psicoterapeuta ad orientamento junghiano? L’incontro che mi ha cambiato la vita


L’approccio junghiano non prevede una serie di metodologie standard da applicare ad ogni paziente. Al contrario, si fonda, in modo più esplicito che in qualunque altro approccio terapeutico, sul riconoscere e valorizzare l’unicità di ogni essere umano. Dunque la terapia è unica come unica è la persona che ci sta di fronte.

Circa due anni dopo la laurea in Psicologia evolutiva all’Università di Padova ho lavorato presso il centro per l’aiuto psicologico ai bambini e agli adolescenti migranti nato dalla collaborazione tra il reparto di neuropsichiatria infantile dell’Ulss di Verona e l’Associazione Metis Africa. All’interno dell’Associazione ho avuto il privilegio di incontrare l’equipe di etnopsichiatria di cui faceva parte anche il Dott. Marco Gay.
Mi colpirono subito le sue straordinarie doti intuitive ed empatiche, messe al totale servizio del paziente. Ricordo di aver pensato: “voglio essere così professionalmente”.

Carl Gustav Jung

Questa particolare esperienza mi ha fatto scegliere l’approccio junghiano perché ho potuto “toccare con mano” il reale effetto terapeutico sui pazienti.

L’approccio junghiano mi ha insegnato a vedere la persona, percepirne la totalità, andare oltre al sintomo e trattarlo come un campanello d’allarme per arrivare al contesto molto più ampio della realtà interiore ed esteriore del paziente.

Se vuoi approfondire il mio percorso professionale qui trovi il mio curriculum vitae e le mie specializzazioni.

 

Ora che mi conosci un po’ meglio, andiamo al sodo. Vorrei raccontarti in maniera dettagliata qual è il mio approccio.